Epizón, dal greco “sopravvissuto”
Tre performer abitano uno spazio in cui, facendo ricorso ad un codice fisico comune, scoprono diverse tipologie di interazione. Attraverso l’utilizzo creativo del loro stesso battito cardiaco sono in grado di influenzare la performance a livello sonoro e visivo.
Il cuore è l’elemento centrale: simbolo di umanità e ascolto di sé, ma anche elemento di contatto con HART, prototipo di un device capace di processare il suono del battito cardiaco e, di conseguenza, ampliare la gamma espressiva del performer. Gli elementi coreografici si evolvono attraverso un dialogo con lo spazio, con gli altri individui e con la tecnologia.
Epizòn indaga il concetto di selezione naturale creativa, dove gli elementi performativi che sopravvivono ai vari tentativi di interazione diventano le basi per un nuovo linguaggio.
Epizon
>>> dossier

Concept, testi e regia - Giulia Odetto
Ambientazione Sonora - Lorenzo Abbatoir
Videomapping - Lea Brugnoli
Supporto tecnico - Marco Conte
con Lidia Luciani e  Greta Cisternino
“The goal of life is to make
your heartbeat match the beat of the universe, to match your nature with
Nature.”

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